Massimo Mariani: Consolidamento e Restauro degli edifici in muratura

01 ott 2025


Notizia

(01.10.2025) Siamo lieti di presentare il nuovo libro di Massimo Mariani
INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DEGLI EDIFICI IN MURATURA. PARTICOLARI COSTRUTTIVIpubblicato da Ingenio.
Un libro che offre soluzioni frutto di ricerca scientifica ed esperienza sul campo, con un indirizzo sulla prevenzione sismica, sulle tecniche antisismiche per il raggiungimento della sicurezza e per la salvaguardia del patrimonio storico monumentale.
Nella pagina di presentazione che trovate a questo link, dopo l'introduzione dell'editore di Ingenio, Andrea Dari, è riportata la Premessa dell'Autore. Si tratta di un'opera di grande valore, un unicum.
Il libro viene pubblicato attraverso contributi periodici (settimanali o quindicinali), per paragrafi con allegata lezione attinente registrata su YouTube.
Al termine sarà prodotta anche la versione cartacea. Ogni tavola pdf pubblicata sarà priva di Copyright: l'iniziativa editoriale di Ingenio si presenta quindi estremamente curata e innovativa.

Nel seguito di questa news, riportiamo un estratto dalla Premessa, invitando tutti i Progettisti alla consultazione approfondita dei contenuti.

Sisma e vulnerabilità: come riconoscere i danni non evidenti nelle murature

Nelle murature del nostro passato la resistenza in campo elastico è minima; prevalgono la deformazione e la plasticità; la duttilità originaria si perde con il susseguirsi dei sismi. Le strutture collassate presentano tutte una disgregazione muraria pressoché totale. Il sisma è un fenomeno caotico, complesso, spaziale, che alla luce delle ultime ricerche di Francesco Pugi e del sottoscritto, così come di altri autori internazionali, oltre alle sollecitazioni inerziali (comprese quelle verticali, pressoché ignorate) contiene sollecitazioni impulsive Jerk, quindi scuotimenti.

In più c’è da dire che in zona sismica (quindi in tutta Italia) i sismi torneranno lasciando sempre al loro passaggio una seria testimonianza nelle strutture. Nel corso dei secoli, in Italia, i templi e le chiese, quelle paleocristiane prima e cristiane poi, sono crollate proprio a causa dei ripetuti terremoti per poi essere ricostruite sopra le proprie macerie.

Non si può tutelare un bene nel concetto della ruderizzazione. Ricostruire un bene monumentale, in parte o nel suo complesso, dopo il crollo, con un attento recupero degli elementi lapidei costitutivi e utilizzando malte in tutto simili a quelle originarie, non sembra la soluzione sia da un punto di vista filologico che epistemologico: non deve prevalere il principio della “conservazione” di tutto a ogni costo quale principio fondamentale della salvaguardia del bene. Conservare vuol dire intervenire con una prevenzione equilibrata, non alterante, colta.

Una testimonianza esemplare di ciò è data dalla città di Norcia che, nel corso dell’ultimo terremoto, verificatosi nell’Italia centrale nel 2016, ha subìto una sequenza di ben 9 sismi, con due scosse di magnitudo momento 6.0 e 6.5 Mw nonché una ventina di sismi da 3 a 4 Mw e 150000!!! e più sismi da 2-3 Mw, rispettivamente ad Agosto e Ottobre dello stesso anno e a Gennaio 2017 e tutte le altre superiori a 5 Mw, a fronte dei quali non sono state registrate vittime e gran parte del tessuto edilizio residenziale non ha subito gravi danni, a differenza della vicina Amatrice, che è risultato il Comune con i maggiori danni al patrimonio edilizio privato e pubblico, nel quale 237 persone hanno perso la vita.